mercoledì, ottobre 01, 2014

TOP: CITTADINO AVVISATO MEZZO SALVATO.

Il conflitto d'interesse del sindaco. 
Con qualche giorno di ritardo - sempre meglio non scrivere a caldo, anche se è difficile su certe vicende scriverne anche a freddo - vediamo che cosa è accaduto nel consiglio comunale di mercoledì scorso. Intanto abbiamo assistito alla surroga del consigliere Macagno trasferitosi nell'anticamera del sindaco a spese dei cittadini. No, non riusciamo proprio a farci l'abitudine, non riusciamo a non ritenere scandalosa la disinvoltura con la quale i nostri eroi dalla doppia morale riescono a a predicare bene e razzolare male. Gli orfani inconsolabili di San Berlinguer, che si sciacquano la bocca con la questione morale da lui posta trent'anni fa, sono gli stessi che non battono ciglio quando quella stessa morale mettono sotto i piedi.
Finora a Collegno non si era mai visto che un consigliere comunale eletto dal popolo con un bel mucchio di preferenze invece che onorare il mandato affidatogli dagli elettori traslocasse nello staff del sindaco. Lo staff come una sorta di società partecipata. Visto che le poltrone fornite da queste ultime cominciano a scarseggiare, si è pensato bene così di raschiare il barile nella spartizione della cosa pubblica pur di accontentare i famelici appetiti della cricca.
A seguire abbiamo assistito all'esposizione da parte del sindaco del suo programma di governo pieno di buoni propositi, così generici da consentire di fare tutto  e il contrario di tutto.
Dulcis in fundo la delibera della Corte dei Conti sulla TOP, liquidata dalla maggioranza che governa Collegno alla stregua di un argomento appena appena fastidioso. La delibera non ha mutato di una virgola l'atteggiamento tenuto dagli amministratori collegnesi che possiamo riassumere così: "La TOP ha operato bene, meglio non poteva fare e il suo presidente - oggi sindaco della città - non solo non ha nulla da rimproverarsi, ma anzi è stato un benefattore della città. Se si continua a parlare di TOP è solo per motivi di propaganda elettorale da parte di un'opposizione che non ha argomenti".  Le illegittimità rilevate dalla Corte dei Conti? "Propaganda anche quella". Conseguenze? "Nessuna, altro che dimissioni del sindaco".
L'atteggiamento ricorda lo stesso mantenuto in occasione della vicenda Valentino. Avete presente lo struzzo che mette la testa sotto la sabbia? Peggio. Solo che allora il misfatto era stato commesso da un'altra parte. Oggi qui ad essere messo in discussione è tutto il Palazzo. E infatti, al di là delle apparenze, a tremare è tutto il Palazzo.
Indecente poi la difesa che vuole confondere la storia della TOP con la storia del PIP, quando si afferma che senza la TOP la ELBI e tutte le aziende ivi localizzate sarebbero andate da un'altra parte. Patetiche bugie da parte di chi è costretto consapevolmente ad arrampicarsi sugli specchi per difendere l'indifendibile, e cioè una storia scandalosa sin dall'inizio.
Altrettanto patetica è la tesi di chi sostiene che è stato giusto da parte del Comune pagare i creditori della TOP, i poveri artigiani che hanno svolto il lavoro di manutenzione nelle scuole. Intanto i debiti maggiori della TOP non erano verso gli artigiani, ma con le banche. Si finge poi di non sapere che il Comune quei lavori li aveva già pagati al cento per cento e anche qualcosa in più attraverso le fatture presentate di volta in volta dalla TOP e che ora è tornato a pagarle al 65 per cento. Tanto i soldi sono dei cittadini, mica della cricca che ha governato e continua a sgovernare Collegno. La domanda che i nostri eroi da avanspettacolo non si fanno è: che fine hanno fatto i soldi pagati dal Comune a fronte delle fatture presentate dalla TOP e che dovevano servire a onorare i debiti contratti con terzi, visto che è stato necessario farvi fronte una seconda volta? Come, dove, quando sono stati sperperati? Chi ne risponde? In fondo è quanto contesta la Corte dei Conti che fino a prova contraria è l'organo dello Stato che controlla la correttezza dell'utilizzo dei soldi pubblici. O la Corte dei Conti scrive sotto dettatura da parte del sottoscritto?
I nostri eroi sono tanto sicuri del fatto loro e della bontà delle loro azioni che hanno fatto carte false pur di non concedere un consiglio comunale straordinario dove ci sarebbe stato il tempo e il modo di affrontare seriamente le questioni poste dalla Corte. Si sono "nascosti" come chi ha una fifa matta, non certo come chi non ha nulla da temere.
Mercoledì scorso si è toccato con mano l'imbarazzante situazione politica in cui ci troviamo. Un sindaco che, appena ricevuto il mandato di rappresentare gli interessi dei cittadini collegnesi, sulla scorta delle illegittimità rilevate dalla Corte dei Conti non può andare a fondo di una vicenda che è costata molte centinaia di migliaia di euro alle casse comunali, e non può farlo perchè dall'altra parte del tavolo c'è sempre lui e i suoi sodali politici. Casciano contro Casciano.
Un bel conflitto d'interessi, non c'è che dire. I cittadini di Collegno, però, tutto possono dire tranne di non essere stati informati prima del voto.
Giovanni Lava