sabato, maggio 21, 2011

Riceviamo e pubblichiamo l'appello che segue sulla mobilità a Collegno e oltre

Cari politici e amministratori pubblici non trattateci da cittadini di serie B
Siamo una famiglia che non possiede automezzi a motore privati:
- per motivi di solidarietà con le persone più povere e le future generazioni
- per motivi di salute collettiva (non produrre aria mortifera, PM10 e 2,5, rumori)
- per aver cura di aria, acqua e terra
- per non contribuire a cementificare preziosi terreni
- per rendere le città più vivibili e spaziose (spazi per le persone per vivere e socializzare, per far giocare i bimbi, non per le auto!)
- per la pace (quante sono le guerre e oppressioni in qualche modo funzionali a mantenere un tenore di vita che permetta una o più auto a famiglia?)
delusi e affaticati vi segnaliamo situazioni che ci rendono cittadini svantaggiati, di serie B;
ci scontriamo continuamente con disagi derivanti da scelte (e non scelte) politiche,
e da scelte individuali di gran parte dei cittadini
vi chiediamo di intervenire, ognuno per le proprie competenze, al fine di migliorare le situazioni critiche
e di inoltrare questo scritto a quanti "di competenza" all'interno dei vostri partiti di riferimento

LA SITUAZIONE OGGI
(1) TRENI
- i treni sono insufficienti per viaggiare dignitosamente su varie linee; il materiale rotabile è trascurato (si rompe facilmente) e sporco
- i servizi igienici sono vergognosi... immaginatevi per dei bimbi
- sono stati eliminati molti treni interregionali o diretti e i vecchi intercity: perchè? per obbligare le persone a prendere i cari e maggiormente impattanti per l'ambiente TAV? RISULTATO: si obbliga a spendere di più, vengono a mancare collegamenti più comodi sul traffico a breve-media distanza (un esempio: fino a pochi anni fa c'era il diretto Torino-Rimini, comodo ed economico, per famiglie soprattutto)
- i treni domenicali sono scarsi su tutte le linee; un esempio a livello locale: sulla Torino Bardonecchia ce n'è uno ogni 2 ore!!! nello specifico due treni (uno ANDATA e uno RITORNO) che fermavano a Collegno non vengono più fatti fermare da qualche anno: altro che incentivo al turismo e mobilità sostenibile, e Collegno ha un bacino di decine di migliaia di persone!
- sovente ci sono ritardi aggravati dallo stato di incuria, se non di infruibilità, delle stazioni: ci siamo trovati alla stazione di Alpignano, il treno aveva un'ora e mezza di ritardo!!! pioveva ed era inverno, la sala d'attesa era chiusa e nessuno annunciava alternative o se sarebbe stato soppresso il treno! una signora anziana che doveva cambiare a Torino per Milano era disperata...
- non di rado ci sono TRENI SOPPRESSI per mancanza di materiale o personale in sostituzione: è VERGOGNOSO! ci siamo trovati a Chieri con l'ultimo treno soppresso, di notte con due bambini e senza annunci e proposte di alternativa. Tutto ciò è lampante: è frutto di politiche di tagli in questo settore, mentre si investe su auto private e trasporti su gomma o i discutibilissimi TAV!
- le biglietterie ferroviarie sono state man mano chiuse (creando disoccupazione, mentre ci si preoccupa di finanziare con soldi pubblici la FIAT, oltretutto per produrre gli assurdi SUV: inquinanti, ingombranti, inutili e pericolosi per la vita)
- è sempre più ridotto (quindi penalizzante) il servizio di biglietteria della stazione ferroviaria di COLLEGNO (serve un bacino di decine di migliaia di abitanti) PERCHE'?
- è stato eliminato l'abbonamento annuale treno bici: comodo strumento di intermodalità nei trasporti e utile per chi ha redditi bassi
- sono sempre meno i "treni per bici"; quelli rimasti hanno posti limitati e sono di scomoda fruibilità (è un incubo muoversi con bambini), l'accesso alle stazioni è scomodo e sovente da "spaccaschiena"
- non sono curati orari di interscambio con altri treni e peggio ancora coi bus (aggravano la situazione i ritardi continui)

(2) BICICLETTE
la bicicletta è un mezzo eccellente: economico, silenzioso, a bassissimo impatto ambientale,
occorre pensare e volere una città ciclabile nella quotidianità: per andare a scuola, al lavoro, a fare la spesa ...
- a COLLEGNO, TORINO e un po' ovunque in ITALIA le strade sono quasi tutte pericolose per i troppi parcheggi e le troppe auto (senza protezioni o senza azioni che contengano il traffico veicolare)
- ci sono parcheggi ovunque, in genere su ambo i lati delle strade
- non ci sono azioni fortemente punitive per chi parcheggia sulle rare piste ciclabili, in doppia fila, sui marciapiedi (in particolare di nuovo i SUV)
- sono rarissimi i parcheggi per bici (e raramente coperti), scoraggiando l'uso di tale mezzo per intermodalità con treno, metro e bus
- sono inadeguati i servizi sui treni (vedere punto "treni"), inesistenti quelli sui pullman (con rarissime eccezioni)

(3) METRO, BUS e TRAM
- è un vero peccato non permettere il carico delle biciclette sulla metro di Torino (potendo caricare le carrozzine tecnicamente è accessibile alle bici)
- la frequenza di BUS e tram è poco incoraggiante su varie linee (soprattutto periferiche e di paese); quasi inesistente nei festivi sulle linee extraurbane e di piccoli paesi
- non sono curati orari di interscambio con treni in tutta Italia nelle cittadine minori (si contano le eccezioni)
- parte dei mezzi sono vecchi, rumorosi, sporchi e inquinanti
- servirebbero corsie preferenziali per tutte le linee e che intanto si sanzionasse pesantemente chi occupa le esistenti (anche solo in transito)

(4) IN GENERALE (per tutti i mezzi)
- è difficile e dispendioso reperire i biglietti per i diversi gestori dei mezzi (treni, bus, ecc...); da più di tredici anni in provincia Bolzano usano un unico biglietto intermodale (una carta valore), vendibile semplicemente e usabile anche in musei e altro... il futuro!
- non sono facilmente reperibili le informazioni su orari e servizi dei trasporti pubblici
- invece di contenere e scoraggiare il traffico veicolare privato a Collegno viene costruito un nuovo ponte sulla Dora per facilitare l'uso dell'auto; e così strade, tangenziali (la EST in previsione per Torino), autostrade, bretelle e quanto è funzionale al trasporto privato: è cosa stranota e comprovata che più infrastrutture si fanno più veicoli privati circolano
- gli scioperi sono penalizzanti soprattutto per gli utenti più poveri (senz'auto): occorrerebbe rivedere la logica degli scioperi nei trasporti pubblici; sarebbe stimolante lo sciopero del controllo biglietti = far viaggiare gratis, oppure scioperare e andare sulle strade e bloccare le auto, ma questo è un discorso più complesso e che ha bisogno di altri interlocutori: sono i sindacati e lavoratori stessi a non impegnarsi molto per valorizzare e sostenere i trasporti pubblici...
- esistono casi di successo di politiche nazionali (Svizzera), provinciali (Bolzano) o locali (Amsterdam o Copenaghen: http://www.ecowiki.it/copenaghen-e-la-migliore-citta-al-mondo-per-le-bici.html)

CONCLUSIONE: UNA POLITICA CIECA O PREVIDENTE ?
ci rendiamo conto che le scelte politiche che state facendo assecondano le esigenze individualistiche della maggioranza dei cittadini
e che quindi, da un punto di vista di rappresentanza, non c'è molto da eccepire; questa però è una politica di breve periodo e quindi miope
Quella a cui ci appelliamo è la politica vista come servizio per il bene comune, per gli ultimi, per le future generazioni, a favore della vita e della salute,
la politica che educa, che, anche con un po' di scontento iniziale, fa assaggiare ai cittadini modi di vivere più piacevoli, salubri e anche positivi per l'umanità e la Terra, attingendo come riferimento ai diritti umani e ai principi fondanti la nostra bella Costituzione.
E' una politica di lungo periodo, che guarda lontano, dunque previdente. Questa è, a nostro parere, la politica.
vi segnaliamo alcuni interessanti siti per approfondire
http://www.youtube.com/watch?v=d9yBL5fU1aQ
http://www.genitoriantismog.it/
http://nuke.noauto.org/
e uno spunto musicale...
http://www.youtube.com/watch?v=q7KG8pcOF30&feature=related
speriamo fra qualche mese di poterci definire cittadini di serie A
grazie dell'ascolto
Sandra e Gian Paolo e i nostri figli Laura (11 anni), Martino (8 anni)
[cittadini di Collegno, della provincia di Torino, della regione Piemonte, della nazione Italia, del continente Europa, del pianeta Terra]