lunedì, marzo 31, 2014

PROGRAMMA GIOVANNI LAVA SINDACO. DISOCCUPAZIONE: LA GENERAZIONE PERDUTA

Quintuplicare il fondo per l'occupazione.
Per comprendere la gravità della crisi occupazionale anche a Collegno basta un dato: nel 2008 i disoccupati iscritti al Centro per l’impiego erano 1800, a fine 2013 erano diventati 4 mila, più che raddoppiati in soli 5 anni. Il Comune non può fare molto per invertire queste cifre, ma quel poco che può lo deve fare tutto, mettendolo al primo posto nell'impegno amministrativo. Innanzitutto partendo dalle risorse economiche. Nel corso del 2013 il Comune di Collegno ha impegnato sul fronte lavoro una cifra di circa 250 mila euro. Un’inezia a fronte di un bilancio da cinquanta milioni di euro. Di quei 250 mila euro, 50 mila (un euro ad abitante) sono stati destinati al sostegno dell’occupazione. Una vera miseria.
CIVICA si impegna nel primo Bilancio annuale utile a portare a cinque euro per abitante il sostegno all'occupazione per un importo di 250 mila euro annui e a raddoppiare il fondo complessivo a favore dei lavoratori, portandolo a 500 mila euro.
CIVICA intende anche fare una scelta drastica: i cinque euro per abitante per un totale di 250 mila euro saranno destinati tutti ai giovani in cerca di prima occupazione di età inferiore ai 35 anni, cioè a quella parte di generazione giovanile che nel mondo del lavoro non c’è mai entrata e che è costretta a vivere sulle spalle della propria famiglia.
Accertato che l’assenza di lavoro per i giovani rappresenta non solo un dramma di tipo economico, ma anche sociale, morale e psicologico per chi consuma gli anni che dovrebbero essere i più belli a scrivere curriculum senza ricevere neppure una risposta, il nostro impegno non sarà solo di tipo economico, ma anche di sostegno pratico e psicologico con l’istituzione a livello comunale del Forum dei giovani senza lavoro. Un Forum che organizzerà i giovani disoccupati, fornendo loro un locale attrezzato, del personale specializzato che li aiuterà - si spera - a trovare un lavoro, ma anche a formarsi e a farne una massa critica e solidale, che faccia superare il senso di solitudine e di rabbia individuale in cui molti consumano la loro giovane esistenza.

A sostegno del Forum il Comune dovrà coinvolgere in prima persona le forze produttive della città, dall’industria al commercio, all'artigianato. Bisogna costruire un nuovo clima di collaborazione e fiducia, un rapporto fino ad oggi totalmente assente. Insieme andranno studiate le iniziative che possano favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Il Comune dovrà porsi umilmente in ascolto delle realtà produttive e fare tesoro delle loro proposte e dei loro suggerimenti, abbandonando la retorica irritante e improduttiva con la quale si è posto sino ad ora nei loro confronti nei pochi casi in cui è accaduto.