domenica, dicembre 01, 2013

LA DISCARICA INQUINA LA FALDA? L'ASSESSORE DORME SONNI TRANQUILLI

Unico intervento: il divieto di usare l'acqua inquinata.
Non una parola di rammarico, nè un'autocritica.  Per l'assessore all'ambiente (?) Barbara Martina il fatto che l'ex discarica di Cascina Gaj da 13 anni stia inquinando la falda acquifera non è un problema. Se da 13 anni il progetto di messa in sicurezza della discarica, di integrazione in integrazione, ancora deve essere messo in atto, il fatto non ha comportato secondo l'assessore rischi aggiuntivi visto che ai contadini della zona è stato vietato di usare l'acqua della falda per scopi alimentare per uomini e animali e per irrigare le colture.
Chi avesse voglia di farsi un'idea precisa della gravità del caso si legga attentamente la determina del dirigente, l'interrogazione di CIVICA e la risposta dell'assessore.
Il fatto che una discarica garantita a suo tempo per sicura inquini la falda acquifera non turba affatto l'assessore all'ambiente. Aver scoperto nell'anno 2000 che la discarica rilasciava nella falda acquifera concentrazioni anomale di manganese, ammoniaca e nichel  - e chissà quali altri veleni sotto la soglia considerata di rischio - non toglie il sonno all'assessore all'ambiente. Se poi dal 2000 ad oggi, oltre ad aver vietato l'uso dell'acqua inquinata e ad aver fatto conferenze di servizio e integrazioni su integrazioni al progetto di risanamento, nulla di concreto è stato fatto per fermare la fuoriuscita di percolato, non preoccupa l'assessore all'ambiente, ma la indigna solo il fatto che CIVICA le chieda conto della mancata messa in sicurezza della discarica, visto che "tutto è sotto controllo" (parola dell'assessore all'ambiente).
Una vicenda di inquinamento di una gravità enorme viene liquidata dicendo che tutto e in regola, tutte le norme sono state rispettate. Un discorso che in questa nostra povera Italia si è sentito sempre fare da chi doveva vigilare ed intervenire per salvaguardare la salute dei cittadini e dell'ambiente, dall'Acna di Cengio, all'Italsider di Bagnoli all'Ilva di Taranto. Pensavamo che davvero a Collegno ci fosse un'altra cultura e un altro atteggiamento, ma non è così. Per l'assessore all'ambiente in fondo gli inquinanti si stanno diluendo nell'acqua, le concentrazioni sono già più basse quindi possiamo dormire sonni tranquilli tutti quanti. E poi, basta non E M U N G E R E l'acqua!