lunedì, ottobre 29, 2012

Riceviamo e pubblichiamo


Proposta di variante strutturale per via De Amicis
Si trasmette il documento che riassume le proposte di indirizzo, che sono state oggetto dell’Assemblea dei proprietari e operatori delle aree industriali dell’Ambito di Via De Amicis, tenutasi il 26 settembre 2012 in Collegno ( TO ) .
         Il documento, sottoscritto da 46 fra proprietari e imprenditori presenti nell'Ambito di Via De Amicis (di altri  non è stato possibile ottenere la firma di adesione in quanto residenti o con sede direzionale al di fuori della nostra Regione, ma sono stati informati ed hanno dichiarato l'adesione ai principi ispiratori).
Questo vuole essere un contributo al dibattito in corso nell’Amministrazione per la  risoluzione dei problemi, anche a seguito di sollecitazioni pervenute. Sino ad ora, infatti, i sottoscrittori si erano  espressi solo con atti di segnalazione o illustrativi della situazione nella quale essi si trovano ad operare,  a fronte di indicazioni  ricevute su altre ipotesi di Varianti Urbanistiche inadeguate ed escludenti rispetto alla complessità dei problemi esistenti.
         Le proposte rappresentano la continuazione dei discorsi intrapresi dall' Amministrazione di Collegno con l’apertura del Tavolo di Lavoro sulla Variante dell’Ambito di Via De Amicis ed auspicano di esserne una  organica continuazione.
         Sulla base di  questi presupposti, i sottoscritti, in quanto rappresentanti dei firmatari del documento allegato, restano a disposizione per eventuali chiarimenti e si dichiarano disponibili ad un fattivo confronto con tutti i soggetti interessati  
         Cordiali saluti.

Arch. Loris Bo Milone
 Arch. Andrea Callegari
 Ing. Valter Morizio
                                   
Proposta  di  Variante Urbanistica Strutturale
per le aree di Via De Amicis - Collegno

 proposte di indirizzo

Questioni   a   carattere generale

Dal punto di vista procedurale ed esecutivo si propone  prioritariamente di  :
1) Procedere alla stesura  di una Variante Strutturale di riqualificazione di tutto l’ambito di Via De Amicis, con l’adozione di un Documento Programmatico e relativo Progetto Preliminare con affidamento di incarico a professionista/i con il compito anche di Coordinamento dei consulenti tecnici espressi dai  vari portatori di interessi.
2) Ri-Apertura di tavolo di lavoro ( Non di consultazione-informazione) con tutti i soggetti portatori di interesse. Definizione condivisa di crono-programma degli interventi ammissibili in anticipazione al progetto complessivo. Ad approvazione avvenuta, da parte dell’Amministrazione Comunale, gli operatori interessati potranno presentare, per determinati comparti, proposte di strumenti esecutivi ( PRIN o Piani Particolareggiati ) anche  quali Anticipazioni della  Variante Strutturale. Definizione condivisa di crono-programma degli interventi ammissibili .

Nota bene: ogni altro percorso perseguito per parti di territorio separate, senza un quadro complessivo di progettazione urbana  che non  definisca anche   i servizi e le infrastrutture necessarie, è destinato a non perseguire l’obiettivo della  trasformazione e, facilmente, può essere soggetto a impugnative.


Ambito  di Via De Amicis

1.      L’edificabilità delle aree libere deve essere condizionata alla approvazione del Progetto Preliminare, con le priorità che esso vorrà individuare, dando per acquisito che le aree a maggiore criticità (Aree industriali dismesse) devono trovare una via preferenziale e che occorre porre un limite al  consumo del suolo, privilegiando il recupero delle aree dismesse e degradate o in via di degrado.
2.      Trasferimento della SLP di pertinenza delle aree libere su  aree edificate da riconvertire. Le aree libere si trasformano edificando sul 40 % della loro area fondiaria  attuando il progetto quadro (previa urbanizzazione del 60 % del terreno ) con sviluppo di edilizia in altezza.
  1. Aree libere da utilizzare o come aree a servizi di ambito locale o ( in casi di  particolare interesse  strategico per la PA ), come aree di completamento utilizzate a fini di riqualificazione delle aree edificate  esistenti  sia dell’Ambito di via de Amicis o del restante territorio comunale ( Applicazione della LR 20 ).
  2. Verifica della mixitè, con il 50% edilizia residenziale, 25% di edilizia terziaria, 25 % di edilizia produttiva. Preliminarmente occorre stabilire se quanto già concesso in sede di PP Area Elbi ( in quanto anticipazione della Variante)   rientri a far parte di queste percentuali o come vi rientri , con superamento  della mixitè individuata a livello di  singoli lotti di intervento ed assegnazione di destinazioni d’uso univoche, trasferibili in comparti omogenei ( da individuare ).
  3. Possibilità di riconvertire il produttivo esistente, non in ambito dequalificato, da produttivo a terziario anche commerciale; con il  reperimento degli standard a servizi nel cambio di destinazione d’uso  ricercato fra le aree libere o liberate dell’ambito di Via De Amicis, attuando la monetizzazione e/o il reperimento di aree fuori dall’ambito di Via De Amicis nei casi più complessi.
6.      Per gli immobili già produttivi  che attuano la riqualificazione urbana : assegnazione di destinazioni d’uso  indirizzate prevalentemente verso la residenza  (75 % Residenziale - 25 % Terziario).
7.      Alle aziende produttive che si rilocalizzano nell’APEA : assegnazione di destinazioni d’ uso  residenziale libera ( 100 %) in quanto favorisce la  valorizzazione del sito e sostiene economicamente la rilocalizzazione .
  1. Applicazione su tutto l’ ambito, come dovrà essere definito dalla delibera programmatica , di un indice base perequativo “unico”  sia su aree private (tutte) sia su aree pubbliche            (con acquisizione al pubblico delle aree private esistenti ad uso pubblico, molte strade) .
  2. Indice medio dell’ambito tra 0,7-0,9. L’attuazione  di questo indice medio permetterebbe , come già dimostrato in  precedenti relazioni,  il dimezzamento della volumetria attualmente  esistente a prevalente tipologia industriale industriale.
  3. Indice massimo “aperto” per favorire la riqualificazione delle aree più compromesse , attraverso la concentrazione delle volumetrie, da definire comunque in sede di Piani Particolareggiati.
  4. Sviluppo edilizio quindi in verticale, non in orizzontale  (tenuto conto comunque dei vincoli aeroportuali).
  5. Il massimo della capacità edificatoria si ottiene applicando all’indice base una serie di indici premiali aggiuntivi  per:
a)      la demolizione ,
b)      le bonifiche (del suolo, delle coperture e dei fabbricati ),
c)      il risparmio energetico certificato , oltre quanto previsto dall’Allegato energetico ,
d)      la bioedilizia certificata,
e)      la qualità ambientale complessiva derivante dalla riqualificazione urbana ( indice che favorisca la ricomposizione fondiaria a fini qualitativi ),
f)        l’edilizia convenzionata ,
g)      la rilocalizzazione delle attività produttive in ambito Apea, in ambito Metromontano, oppure in ambito esterno.
h)      Gli indici premiali devono derivare da studi tecnico-economici, che valutino il rapporto                 Costi/Benefici non solo privati, ma anche pubblici. Va anche considerato il caso di applicazione di indici negativi nel caso di rilocalizzazioni di attività esistenti all’esterno ( del comune di Collegno e/o all’ApeA) che possono essere però compensate con la localizzazione di altre attività produttive provenienti dall’esterno. Gli incentivi per le nuove localizzazioni  provenienti dall’esterno possono essere compensativi e legati sia alla qualità dell’attività (ad alta - media - bassa tecnologia) sia all’apporto di  manodopera, (alto - basso), sia alla qualità ambientale (basso - medio - alto impatto ecologico ).

  1. Considerato l’apporto di aree a servizi che sarà determinato dall’acquisizione  delle aree del Campo volo (adiacenti all’Ambito De Amicis) si mantengano  gli standards a servizi previsti da vigente già esistenti nel PRGC vigente ed i relativi  meccanismi di individuazione delle aree ( rinunciando alla loro concentrazione puntuale in quanto ciò può impedire di fatto la riqualificazione ).
  2. Per le aziende produttive che si consolidano  (sia in termini di Valore aggiunto, sia in termini occupazionali) e chiedono di svilupparsi: assegnazione di destinazione d’uso produttiva indirizzata verso lo sviluppo sostenibile,  con prelazione  per acquisizione di lotti confinanti (resisi liberi dal percorso di riqualificazione urbanistica) per attuare gli ampliamenti e/o l’ adeguamento agli standards urbanistici di legge.
  3. Quanto già concesso in attuazione del vigente PRGC (Comparto 1 – Sistemi – Pelligra, eccetera.)  sia stralciato dal contesto del progetto di Variante urbanistica, comunque dovrà rientrare in un disegno unitario per quanto riguarda i servizi e le infrastrutture.
  4. Favorire, successivamente all’approvazione del Progetto Preliminare di Variante, nelle more degli iter procedurali relativi ai progetti attuativi della stessa, tramite accordi tra              l’Amministrazione e gli  operatori interessati da problemi di micro-criminalità (quali occupazioni abusive/sgomberi/furti/danneggiamenti di immobili dismessi ), il riconoscimento di quanto a loro assegnato dal progetto preliminare  al fine di poter dare attuazione alle  demolizioni dei fabbricati dismessi/pericolosi (quale anticipazione finalizzata alla riduzione dei fenomeni di micro-criminalità  per una maggiore sicurezza di quell’ambito urbano ).

APEA – Ampliamento area industriale adiacente al pip sulla ss 24

1.      Occorre definire se nel Piano Metromontano, si realizzeranno tre APEA , oppure due , o una sola.  Occorre definire quali sono le Apea che recepiscono la attività provenienti dall’esterno del proprio Comune.
2.      Definire se l’Apea di Collegno recepisce le attività di Via De Amicis e quali altre e i criteri di assegnazione delle aree, con meccanismi di prelazione
3.      Definire le caratteristiche dell’APEA , in termini qualitativi, il/i soggetti attuatori e le modalità operative; definire le modalità di acquisizione delle aree, le assegnazioni, i costi  di intervento, i finanziamenti pubblici/privati che si possono attivare ( regionali, europei ecc. ecc. ) per  accreditare l’area sotto l’aspetto economico.
4.      Definire i tempi di attuazione per una  programmazione delle  rilocalizzazioni .
5.      Definire, qualora tutte le attività attualmente presenti non fossero compatibili con le caratteristiche dell’APEA, dove e se ricollocarle, oppure se incentivarne la loro fuoriuscita dal territorio comunale .
6.      Le rilocalizzazioni di attività  produttive esistenti a Collegno in altri ambiti sovracomunali possano essere compensate con  la localizzazione in APEA di Collegno di altre attività produttive provenienti dall’esterno della città di Collegno ( ambito Metromontano e oltre ).
7.      Definire le modalità attrattive di attività esterne al territorio comunale, oltre che con il concambio delle aree industriali obsolete di Via De Amicis con altre forme incentivanti.

Il Campo Volo

  1. Il Campo Volo, sia la parte di proprietà del Banco Popolare, sia quella della TNE                   ( l’Aeroclub )  ai sensi del PTC2 ( Piano di Coordinamento Territoriale della Provincia, vigente ai sensi di legge) è inserito, con delega del Comune di Collegno, fra le aree di salvaguardia del Progetto di C.so Marche. Occorre verificare bene i confini di dette aree, per definire quelle che sono vincolate a un progetto di livello  superiore, da quelle che possono rientrare nella Variante di Via  de Amicis. Occorre verificare se le aree del Campo Volo a Sud di Viale Certosa, sono ricomprese fra quelle vincolate.
2.            Le aree soggette a vincolo da parte del PTC2 sono di competenza urbanistica del tavolo di lavoro di C.so Marche, capofila  la Provincia. Ogni progetto/proposta relativa a quelle aree deve trovare sede di discussione e di soluzione  in quell’ambito e non può interferire con la Variante di Via De Amicis. Il Comune di Collegno deve solo definire quale quota parte della  SLP deve e può ricadere sul proprio  territorio, dove verrà allocata ( su Via De Amicis, nell’ APEA, in altri ambiti).
3.             La delibera programmatica della Variante Strutturale di Via De Amicis prende atto delle decisioni delle decisioni del Tavolo di C.so Marche, che le competono,  e le sviluppa nel suo progetto quadro.


Collegno, lì 26 /9/20
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