mercoledì, marzo 28, 2012

Lenti, ma i lavori procedono

La torre con gli uffici della Top
Che fine ha fatto la commissione d'indagine sulla Top
Qualcuno mi ha chiesto nei giorni scorsi che fine avesse fatto la Commissione Top, visto che nessuno ne ha più parlato. Bene, la commissione si è riunita dopo la sua costituzione per due volte.
Nella prima riunione, dopo un po' di schermaglie procedurali, si sono fissati i primi paletti. In primo luogo la commissione funziona come tutte le altre, quindi i suoi lavori sono aperti al pubblico, per cui chi volesse assistervi può farlo. Da qui in avanti cercherò di darne notizia per tempo. Il giorno scelto per le riunioni è il giovedì, alle ore 18 nella saletta gruppi in via Torino, ingresso al sinistra della sala consigliare, la cadenza dovrebbe essere almeno quindicinale. Nel corso della prima riunione la richiesta più gettonata è stata quella di avere tutti i documenti a disposizione. E' stato garantito che così sarà. Per ora i documenti che ci sono stati messi a disposizione sono:
  • le delibere di giunta e di consiglio comunale che hanno costituito la Top o ne hanno cambiato la ragione sociale;
  • l'atto costitutivo;
  • il verbale con il quale la si trasforma la Top da Spa in Srl;
  • le scritture private tra Top e Comune di Collegno;
  • i bilanci.
Si tratta di documenti che danno subito un quadro delle ambizioni iniziali, dei proclami di successo a metà strada, seguiti poi da segnali negativi che hanno successivamente portato al fallimento finale. In ogni caso si tratta di documenti pubblici già accessibili. Documenti che aiutano a farsi un'idea dell'impresa, ma che nulla dicono su quanto poi in concreto è stato fatto o non fatto. Documenti sulla gestione e sull'amministrazione ordinaria della società ancora non ne abbiamo visti. Nel frattempo ci è stato comunicato che nei giorni scorsi il sindaco ha nominato il liquidatore della società, una commercialista di Torino. E' presto per dire se il lavoro del liquidatore aiuta i lavori della commissione o sarà di intralcio.
Finora almeno a parole, sia da parte del presidente che della maggioranza dei consiglieri, tutti paiono interessati a capire cosa sia accaduto. A parte qualche tentativo estemporaneo di rinviare nel tempo i lavori della commissione, tutto sembra procedere - lentamente, un po' troppo lentamente - nel migliore dei modi.
Chi si aspetta chissà quali rivelazioni o di trovare materiale scottante, a mio avviso si illude. Ciò non vuol dire che la mina Top per il sindaco e il suo partito sia stata definitivamente disattivata. Il veto scattato nei miei confronti, anche a costo di spaccare la maggioranza, per evitare che, una volta accettata l'istituzione della commissione, potessi essere io a guidarla non può essere solo il frutto di una antipatia personale. Troppo banale. Gli elementi per giudicare in ogni caso l'esperienza della Top un fallimento economico ai danni dei cittadini che ne pagheranno le conseguenze c'erano già prima. Da una prima lettura sommaria dei documenti forniti finora altrettanto appare fondato il giudizio di fallimento politico di un'esperienza che da subito ebbe degli oppositori inascoltati in consiglio comunale.
Giovanni Lava