lunedì, gennaio 24, 2011

Per la sicurezza dei pedoni meglio i semafori


Rotonde e incidenti stradali
Rotonde? No grazie!
Vorrei rispondere alla lettera pubblicata sulle rotonde a rischio pedoni.
Mi rendo conto di dire una banalità, ma bisogna abitare sopra una rotonda per capire certe cose? Ma gli addetti all'urbanistica e i politici che le vogliono, cosa pensano tutto il giorno? Hanno mai attraversato a piedi una rotonda?
Dopo la moda ecco che ci si sta lentamente accorgendo che le rotonde fanno molto male ai pedoni, a chi va in bici e anche a chi le attraversa in moto! Ma le soluzioni proposte dal lettore secondo me sono inutili. Transenne? Non servono a nulla, anche la più leggera delle utilitarie è in grado di spazzare via qualsiasi transenna e saltare qualsiasi dosso già a 30km/h, in caso di incidente la transenna imprigionerebbe il pedone anzichè farlo rotolare sul cofano rompendogli ancora più ossa (le auto sono progettate per limitare i danni ai pedoni, ma se sul pedone si abbatte un cancello c'è poco da fare). Si potrebbe controllare la velocità dei mezzi in transito? Sì, ma con un semaforo.
Si potrebbero inserire dei dossi e dei restringimenti sugli attraversamenti pedonali in prossimità della rotonda? Prendendo un dosso o un cordolo l'auto perde aderenza e potrebbe perfino sbandare in piena rotonda falciando tutti i pedoni.
E in tutte le vie che sono oramai considerate di "attraversamento" (come via Minghetti e via Roma) è forse possibile limitare la velocità dei mezzi? Sì, togliendo le rotonde e rimettendo i semafori .
Le rotonde funzionano bene sulle strade extraurbane, dove non ci sono pedoni e dove il traffico è obbligato a rallentare per passare la rotonda riducendo, quindi, i danni in caso di impatto (quando uno passa con il rosso l'altro veicolo di solito viaggia a velocità piena e bocciare a 100Kmh non è come toccarsi ai 40).
Per i pedoni e le biciclette le rotonde sono una iattura: il passaggio di veicoli è senza sosta, gli attraversamenti pedonali sono in piena zona di accelerazione, lo sguardo dell'automobilista è rivolto agli specchietti retrovisori per evitare di toccare le altre auto in uscita dal mulinello. Ecco perchè per un pedone o un ciclista è molto meglio un bel semaforo
Se poi le rotonde le fanno come a collegno: in uscita da sottopassaggi, subito dopo una curva, scentrate rispetto alla carreggiata, con pericolosi restringimenti e strettoie, con l'asfalto che pende verso l'esterno c'è poco da fare: non sono posti per pedoni, perchè si rischia la vita!!!
Dario Zucchini

Il commento di Anerdi
Le rotonde sono una integrazione alla viabilità per facilitare il flusso veicolare, devono essere rispettate rigorosamente da chi conduce veicoli, siccome introduce un diritto di precedenza per colui che proviene dall’interno della rotonda, deve essere rispettato rigorosamente con lo stop del veicolo che deve introdursi nella rotonda, altrimenti se investi un veicolo oppure un pedone è un tentato omicidio preterintenzionale. Le banche non sono fatte per essere rapinate, eppure ogni tanto chi delinque le rapina.

La foto della macchina capovolta sulla rotonda ne è un esempio, il conducente andrebbe denunciato per tentato omicidio, non solo per eccesso di velocità, guida pericolosa e persona incapace di intendere e volere.
Situazioni simili avvengono a velocità molto pericolose, rally nel deserto, oppure in finzioni cinematografiche, che la società dei consumi propone oggi come modello di vita.
Una osservazione la devo fare sui dossi e sulle rotonde, perchè non sempre sono rispettate le misure di sicurezza nella loro progettazione, all’uscita di curve con dossi, come l’esempio di Viale Certosa, oppure dossi con inclinazioni, adatti a procurare aborti ai trasportati in autolettiga. Ultima osservazione le strade di grande percorribilità dovrebbero essere dotate di corsia preferenziale SENZA DOSSI per le autoambulanze e di telecamere per rilevare i trasgressori, con ritiro della patente e un anno di lavori forzati in autostrada a sistemare i cartelli stradali, cosi i trasgressori capirebbero perchè non si deve viaggiare sulle corsie di emergenza
Vincenzo Anerdi