mercoledì, febbraio 08, 2017

M5S E STAMPA: UNA STORIA PATETICA.

Lamentarsi della faziosità di giornali e giornalisti è come scoprire l'acqua calda.
Personalmente non ne posso più non tanto della telenovela romana, sempre più appassionante,  quanto dei lai scandalizzati del mondo grillino e dintorni per quelle che a loro dire sarebbero le bugie dei giornalisti. Ne posso ancora meno di tutti quelli che si dicono disgustati dal fatto che giornali e giornalisti continuano a scrivere dei guai della Raggi senza ricordare prima gli scandali ben più gravi del Pd. Li trovo, ad iniziare da Travaglio che pure ha tanti meriti, patetici e anche un po' ridicoli. I giornalisti prima di nominare la Raggi dovrebbero obbligatoriamente fare la lista completa delle malefatte Pd? Che furbata. La lista sarebbe tanto lunga da addormentare i lettori prima di giungere a parlare della debacle romana dei Cinquestelle. Ma davvero vogliono farci credere di essere stupiti dell'attenzione morbosa che i media dedicano alle vicende romane? Non doveva essere il governo della capitale il banco di prova della maturità a governare l'Italia? Allora perchè stupirsi di tanta attenzione? O è colpa dei giornalisti se l'amministrazione Raggi riesce ogni giorno ad aggiungere una nuova puntata all'appassionante telenovela? Vedi ieri la vicenda dell'assessore Berdini che poverino ha solo osato dire qual è la triste realtà romana, vista da vicino e da dietro le quinte, 
A mio avviso i loro monotoni e reiterati lamenti nei confronti della stampa sono solo fumogeni ad uso e consumo dei militanti, fumogeni liberati ad arte al solo scopo di nascondere le miserie romane. E sempre su questa china patetica si è arrivati fino alla scorciatoia delle liste di proscrizione dei giornalisti come nella migliore e più classica delle tradizioni italiane. Ma non dovevano essere il nuovo?
Onestà, onestà.
Giovanni Lava