venerdì, maggio 22, 2015

GLIFOSATE? SI', GRAZIE!


La modica quantità dell'assessore.

Il glifosate secondo l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) di Lione, organo di riferimento dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, è tra le sostanze probabili cancerogene per l'uomo. Visto che viene utilizzato in città, anche a Collegno,  CIVICA ha presentato un'interrogazione con la quale si chiedeva all'amministrazione in via cautelare di vietarne l'uso in città. Ebbene quella che segue è la risposta dell'assessore all'ambiente di SEL (Sinistra Ecologia e Libertà)  Enrico Manfredi. 
Al Consigliere di Lista Civica
Movimento Democratico per Collegno
Giovanni Lava

Oggetto:  risposta  all'interrogazione del 10/04/2015 ad oggetto "Utilizzo  del Glifosate  in città".

Il/i Glifosate/glifosato/glifosati è un prodotto  che viene  normalmente utilizzato  nella manutenzione delle aree grigie della città (pavimentazioni in autobloccanti, in blocchetti  di porfido, negli  interstizi delle  cordolature,  tra fabbricato  e marciapiede  e fra  quest'ultimo  e il bordo  strada ecc.)  e  più  in  generale   per  il  diserbo  delle  aree  ferroviarie, lungo  i  cigli  stradali  delle  strade
extraurbane  e anche in ambito ag'ricolo.
Permette, con uno/due  interventi  durante  la stagione  vegetativa,  di contenere  lo sviluppo  delle malerbe nate in posti non accettabili  in quanto l'azione sistemica  e disseccante agisce .sia nella parte epigea che in quella ipogea.
L'utilizzo  di tale sostanza,  di natura  sintetica,  al momento  è consentito,  seppur  alcuni  studi, analisi e comitati  ne sconsiglino  l'uso perché ritenuta potenzialmente cancerogena.
Ricercando  sull'argomento, si scopre che qualche  esperimento  con sostanze  naturali  quali ad
esempio  aceto e sale sono stati eseguiti, ma non esistono  al momento  equivalenti  dal punto di vista dell'efficacia.
Occorre valutare che la quantità  di prodotto  utilizzato  nella miscela di aspersione  è veramente minima rispetto ai quantitativi  utilizzati  in agricoltura  e il risultato è ottimo.
Anche la rimozione  meccanica  (con decespugliatore, per intenderci) potrebbe non ritenersi ecologicamente accettabile, vista  la quantità  di anidride  carbonica  e idrocarburi  incombusti  emessi dalle  attrezzature,  al  rumore  e  alla  limitata  efficacia  temporale   (circa  15-20  gg.  e  le  infestanti rinascono in quanto viene rimossa dal "filo" solo la parte aerea ma non l'apparato  radicale);  pertanto si ottiene un contenimento isolato, momentaneo e non risolutivo  nella stagionalità.
In alcune  situazioni  si  effettua  anche  il  piro  diserbo,  ma  è  altamente  sconsigliato   in  città,
lungo  i marciapiedi  con passanti  in transito,  e auto in sosta molto  vicine,  magari  con bomboloni  a vista!
In merito ai pericoli  per la salute,  limitatamente all'utilizzo  che questo Comune  ha consentito
per il diserbo,  in letteratura  vengono  segnalati  problemi  legati al solo contatto  diretto  con la pelle, con gli occhi o per inalazione  ravvicinata  (anche per gli operatori).  Pertanto, l'aspersione  ravvicinata alle superfici  infestate  non  produce  una nube  tossica   per i cittadini   per gli operatori  che la utilizzano.
Alla luce di quanto  sopra,  dopo  un'attenta  valutazione  di costi,  benefici,  controindicazioni e
non. valide alternative  non. è intenzione  di questa Amministrazione vietarne l'utilizzo,  pur rimanendo aperta a qualsiasi altra forma alternati va che venà  proposta in futuro."

L'Assessore alla Città Sostenibile
ENRICO MANFREDI