lunedì, maggio 04, 2015

ASCIA SELVAGGIA COLPISCE ANCORA.

Presentata un'interrogazione di CIVICA contro la potatura degli alberi in piena vegetazione primaverile.
Le amministrazioni comunali passano, gli assessori all'ambiente e ai lavori pubblici anche, ma l'accanimento verso gli alberi della città resta.
Chi non ricorda la strage compiuta qualche anno fa lungo le sponde della Dora? Oppure il tentativo di radere al suolo gli alberi di via Trieste? Per citare solo qualche episodio.
L'altro giorno mi è arrivata la segnalazione di un cittadino che vi riporto: 
"Buongiorno,
le invio le foto scattate presso i giardini di via De Amicis angolo corso Antony.
L'addetto alle potature della cooperativa mi ha detto che è stato incaricato dal Comune: lui ha fatto presente che potare con i rami già pieni di foglie è  un danno per la pianta, si indebolisce, ma pare che non abbiano voluto sentire ragioni.
Stessa cosa mercoledì scorso all'interno del Parco della Certosa: ho chiesto a degli addetti che stavano potando alberi a basso fusto con gemme e fiori, loro hanno fatto presente che non è il momento giusto per effettuare certe potature, ma pare che tutti facciano quello che gli dice il Comune.
Io resto sempre più sbalordito e amareggiato.
Le ultime due foto sono state scattate al campo di calcio di corso Antony: queste potature estreme sono state fatte un paio di mesi fa, e io mi chiedo chi abbia dato il via libera, la società di calcio o il Comune?" Lettera firmata.
Per la "potatura" degli alberi del campo di calcio  ce n'eravamo già occupati qualche mese fa quando fummo informati dai cittadini che abitano nei palazzi di fronte. 

L'assessore se ne dolse, ma intanto ora la cosa si ripete ad opera del Comune stesso.
Siccome non posso pensare che vi siano chissà quali interessi dietro, la cosa più probabile è l'incultura ambientalista che nonostante tutto continua ad albergare negli uffici dei lavori pubblici responsabili della cura del verde. Nè pare che quelli dell'ambiente che pure quella cultura dovrebbero possederla d'ufficio siano in grado di incidere più di tanto sui loro colleghi alloggiati nel parco Dalla Chiesa. Intanto è trascorso un anno dalle elezioni, ma della Consulta per l'Ambiente neppure l'ombra.
Confesso che c'è di che farsi cascare le braccia e non solo quelle.
Per intanto questa mattina ho fatto protocollare l'ennesima interrogazione in merito, che vi allego.
Giovanni Lava


Al Sindaco di Collegno 

Interrogazione con risposta scritta e orale

Oggetto: Potatura alberi fuori stagione.
A seguito della segnalazione di un cittadino che così mi scrive: “Buongiorno,
le invio le foto scattate presso i giardini di via De Amicis angolo corso Antony.
L'addetto alle potature della cooperativa mi ha detto che è stato incaricato dal Comune: egli ha detto di aver fatto presente che potare con i rami già pieni di foglie è  un danno per la pianta, perchè si indebolisce, ma pare che in Comune  non abbiano voluto sentire ragioni.
Stessa cosa mercoledì scorso all'interno del Parco della Certosa: ho chiesto a degli addetti che stavano potando alberi a basso fusto con gemme e fiori, loro hanno fatto presente che non è il momento giusto per effettuare certe potature, ma pare che tutti facciano quello che gli dice il Comune.
Io resto sempre più sbalordito e amareggiato.
L’ultima foto è stata scattata al campo di calcio di corso Anthony: queste potature estreme sono state fatte un paio di mesi fa, e io mi chiedo chi abbia dato il via libera, la società di calcio o il Comune?”
Il sottoscritto consigliere della lista “CIVICA Movimento democratico per Collegno” interroga il Sindaco e agli assessori competenti per sapere: 
  1. I motivi di questo ulteriore attacco agli alberi della città;
  2. Se  esistono delle norme nelle potature che impedisca al Comune, ma anche ai privati di compiere azioni del genere;
  3. Se si intende una volta per tutte adottare un severo protocollo che eviti tali interventi;
  4. Chi sono i responsabili dello scempio e se individuati come saranno sanzionati.
Collegno, 4 Maggio 2015
Giovanni Lava  


P.S. Si allegano le foto del cittadino.