lunedì, ottobre 21, 2013

TUTTA COLPA DELLA NEVE

L'Arpa rassicura Savonera: la centrale termoelettrica non inquina.
L'analisi comparata dei dati di PM10, PM2,5 e biossido di azoto prima e dopo l'entrata in funzione della centrale Iride "Torino Nord" non presentano differenze di rilievo e se in qualche occasione si è avuto uno sforamento degli inquinanti rispetto alla media del periodo, è stata tutta colpa della neve!
Il monitoraggio condotto dall'Arpa era stato chiesto dall'allora assessore all'ambiente del Comune di Collegno Gianni Pesce, assessore dei Verdi passato poi con il Pd e oggi stando ai "si dice" uno dei tanti pretendenti alla successione dell'attuale sindaco.
Dalle analisi è emerso quello che già si sapeva: la qualità dell'aria è pessima, nè più e nè meno come il resto dell'area metropolitana di Torino. Ma è la qualità dell'aria dell'intera pianura Padana che lascia a desiderare, come viene confermato dal rapporto appena pubblicato dall'Unione Europea. Nel decennio 2002/2011 preso in considerazione la situazione nella pianura Padana risulta essere particolarmente critica sia per l'ozono che per il particolato PM10 e PM2,5. Da noi poi si aggiunge il biossido di azoto.
Sulle concentrazioni di inquinanti, secondo i tecnici dell'Arpa, più che le fonti che le producono (riscaldamento e traffico in primo luogo) incidono le condizioni atmosferiche. Infatti nei sette giorni del 2012 in cui si sono rilevate concentrazioni di biossido di azoto superiori a quelle del 2011 faceva molto freddo e la neve copriva la zona. Chi volesse leggersi la relazione completa clicchi qui
Per quanto abbiano fatto di tutto mercoledì della scorsa settimana quando il rapporto è stato presentato al centro civico di Savonera per essere convincenti, i dubbi sulla localizzazione della centrale termoelettrica sono rimasti gli stessi di prima. Intanto perchè hanno continuato, politici e tecnici a braccetto, a voler farci credere che la centrale è stato un affare per l'ambiente. Un affare certo lo è stato per qualcuno ma non per l'ambiente, almeno non per Savonera. La centrale, dicono, è servita a sostituire quella vecchia e superinquinante delle Vallette e ad aumentare il teleriscaldamento a Torino che ridurrebbe l'inquinamento. Peccato che Torino che viene sbandierata come la città più teleriscaldata d'Italia, sia anche quella più inquinata.
Peccato anche che Savonera non è per niente toccata dagli effetti "positivi", ma solo dall'inquinamento prodotto dalla centrale, tanto o poco che sia. Poi c'è la falsificazione ideologica, perchè si giustifica la centrale con il fabbisogno di teleriscaldamento. In realtà la centrale serve a produrre energia elettrica e l'acqua calda è solo un sottoprodotto.
Savonera, mercoledì 16 Ottobre 2013
I dati forniti dall'ARPA non possono non essere corretti. L'altra sera però una sensazione sgradevole aleggiava nella sala del centro civico di Savonera, la sensazione che in ogni caso il risultato fosse in qualche modo previsto e scontato. E allora a che pro il monitoraggio? A beneficio di chi?
Alla fine della serata il sottoscritto ha chiesto quanto lo scherzetto fosse costato e chi lo avesse pagato. La risposta è stata: 45 mila euro e a pagare - proprio quello che non avremmo voluto sentire - il conto è stata la stessa Iren, cioè la proprietà della centrale che andava monitorata.
Giovanni Lava