lunedì, luglio 25, 2011

Contestato il parcheggio di corso Cervi

Il parcheggio ancora chiuso
Fibrillazione in maggioranza
Galeotta è stata la delibera sul nuovo parcheggio presso il capolinea della metropolitana tra corso Cervi e via Sassi. Per la prima volta in questa legislatura sinistri scricchiolii si sono avvertiti nella maggioranza.
Il sindaco ha dovuto far marcia indietro per due volte e ritirare la delibera. Non era mai accaduto prima. A quanto è dato sapere in maggioranza sono volate parole grosse compresa la minaccia di elezioni anticipate da parte del sindaco. Ma i dissenzienti questa volta non si sono fatti impressionare. Così i consiglieri dell'Idv e di Sinistra per Collegno più quattro del Pd (Molinari, Monastra, Rosano e Sciarrino) hanno mantenuta ferma la posizione. Dal punto di vista politico si tratta di un segnale molto importante, perchè per la prima volta è venuto alla luce del sole il malessere che serpeggia nella maggioranza da molto tempo e che finora mai si era palesato in dimensioni così preoccupanti per il sindaco. Nel concreto il rifiuto di votare la delibera ha tratto linfa da una vicenda che dimostra l'allegra abitudine del sindaco di fare e disfare senza dar mai conto delle sue scelte, cosa che come CIVICA denunciamo da tempo. La decisione di realizzare un parcheggio "provvisorio" comunale è nata dal fatto che con i lavori di costruzione sull'area dell'ex Elbi viene a mancare lo spazio dove si parcheggiava finora davanti all'ex fabbrica e questo rende la situazione a Fermi ancora più difficile di quanto già non fosse. Così la giunta un anno fa all'insaputa di tutti ha stipulato un accordo con  Cervi srl e Adelfia srl, i proprietari delle aree libere tra corso Cervi e via Oriente, accordo recepito con una delibera del 14 aprile 2010. I terreni vengono ceduti in comodato d'uso per tre anni in cambio dell'esonero dal pagamento dell'Ici, una cifra pari a circa 110 mila euro per i tre anni. Con la delibera ritirata dagli ultimi due consigli comunali si doveva dare mandato alla giunta di fissare una tariffa per il parcheggio. La contestazione dei consiglieri è su tre punti: il ritardo di un anno con cui il parcheggio è stato realizzato, "regalando" un'annualità Ici ai proprietari dei terreni; il fatto che si è preso in comodato un'area ampia tre volte quella utilizzata per il parcheggio; la tariffa che si vorrebbe applicare pari a quella della GTT, per un parcheggio più lontano dalla fermata del metrò e meno attrezzato. Una tariffa che si ritiene iniqua soprattutto per i collegnesi. Se si pensa a quanto approvato in questi anni dalla maggioranza, per quanto fondati, non sembrano all'apparenza argomenti tali da mettere in crisi la maggioranza stessa. Sotto c'è dell'altro. Ci sono mesi di tensioni nel Pd, a partire dal balletto di poltrone che ha visto Pirrello passare dalla presidenza del consiglio all'assessorato che fu di Valentino, Mellace da quella di capogruppo a quella di presidente del consiglio, ma soprattutto la scelta del giovane Cavallone come capogruppo senza l'unanimità dei consensi, per finire alla vicenda della variante di via De Amicis. A questo punto, una volta varcato il Rubicone della fedeltà a prescindere, potrebbero vedersene delle belle a partire proprio da via De Amicis.
Giovanni Lava