giovedì, gennaio 28, 2010

PETIZIONE POPOLARE

Per una variante al Piano Regolatore che modifichi la tipologia “Case su strada”, “Case basse” e costruzioni a “filo strada”
Tra queste casette in corso Togliatti sorgerà un palazzo di cinque piani, i lavori sono già iniziati
Carissime, carissimi,
il Piano Regolatore di Collegno per ammissione di tutti presenta diverse criticità, tra cui alcune tra le norme di attuazione, con ripercussioni negative sulla gestione del territorio comunale. Tra queste vi sono quelle che regolano le tipologie di "case su strada", "case basse" e gli allineamenti a "filo strada". CIVICA ha presentato una mozione mesi fa, ma ancora non è arrivata in consiglio e comunque ho poca speranza che sia presa in considerazione seriamente. A questo punto abbiamo deciso di avviare una petizione popolare per sollecitare da parte dell'amministrazione una risposta al problema. Come CIVICA riteniamo che come è accaduto per il campo da golf sia opportuno e auspicabile la costituzione di un comitato che vada ben al di là di CIVICA stessa, perciò vi invito a prendere visione della proposta di petizione allegata e dare il proprio sostegno per la buona riuscita dell'iniziativa. Ovviamente l'invito è rivolto a tutti, con la speranza che venga messa da parte ogni divisione e/o particolarismo per la buona riuscita dell'iniziativa che non è contro nessuno , ma a favore della qualità della vita in città. Per discutere e organizzare quanto sopra vi do appuntamento per venerdì 5 febbraio alle ore 18 presso la sede di CIVICA in piazza Neruda 10 a Collegno. Al momento io suggerisco come nome del comitato questo “Comitato per la qualità del paesaggio urbano”, anche di questo ovviamente si può discutere.
Saluti, Giovanni Lava




PETIZIONE POPOLARE
Al Sindaco del Comune di Collegno
Al Presidente del Consiglio Comunale
Ai Consiglieri comunali
Agli Assessori comunali
Considerato:
- che il Piano Regolatore vigente consente di costruire un condominio, fino a cinque piani, al posto di una casetta unifamiliare senza tener in alcun conto il contesto urbano esistente;
- che ciò ha comportato e continua a comportare la distruzione del paesaggio urbano in molte zone della città, delle relazioni umane ad esso collegate, del verde e delle superfici permeabili, provocando allo stesso tempo un disordine paesaggistico non più rimediabile;
- che ciò ha comportato e comporta danni morali e materiali – compresa la svalutazione della loro abitazione - alle famiglie che abitano nelle casette confinanti;
- che grazie al Piano Regolatore vigente è fatto obbligo di costruire a filo strada senza tener conto degli allineamenti e della necessità di sosta e parcheggio delle auto che così vanno ad occupare e intasare la sede stradale;
i sottoscritti cittadini residenti nel Comune di Collegno con la presente petizione
CHIEDONO
a codesta Amministrazione l’attivazione degli strumenti urbanistici previsti dalla Legge per
avviare da subito l’iter per una variante al Piano Regolatore che modifichi in senso restrittivo:
a) la tipologia “Case su strada”
b) la tipologia “Case basse”
c) le costruzioni a “filo strada”
Per quanto concerne il punto a) Il Piano Regolatore recita: “Case su strada individua i luoghi della città dove sono presenti o previste le case con un numero massimo di cinque piani fuori terra disposte lungo il filo stradale che segnano un fronte tendenzialmente continuo”. Il Piano individua questi luoghi anche là dove al momento esistono casette con giardino. La norma sta provocando la distruzione delle casette una dopo l’altra. Tutto ciò sta avendo un pesante impatto sul paesaggio urbano con danni irreversibili alla collettività e alla qualità della vita a Collegno. I sottoscritti chiedono che le norme consentano ampliamenti ma non la sostituzione delle casette con un condominio.
Per quanto concerne il punto b) Il Piano Regolatore recita: “Case basse individua i luoghi della città dove sono presenti o previste le case con un numero massimo di tre piani fuori terra con giardino o cortile, affaccio diretto su strada o arretrate”. Grazie agli indici di cubatura consentiti dal Piano Regolatore seppure in presenza di un numero inferiore di piani, si ripete la situazione descritta al punto a). I sottoscritti chiedono che le norme consentano ampliamenti ma non la sostituzione delle casette con un condominio.
Per quanto concerne il punto c) si chiede di intervenire per vietare che si costruiscano nuove case a filo strada, in modo da consentire una migliore qualità urbana complessiva attraverso la creazione di spazi collettivi più ampi con condizioni per una maggiore fluidità del traffico e quindi minore inquinamento. I sottoscritti chiedono che le norme obblighino all’arretramento rispetto al filo strada per le nuove costruzioni anche in presenza di demolizione totale dell’edificato precedente.
I sottoscritti chiedono di avviare subito l’iter della Variante al Piano regolatore in modo da far scattare la norma di salvaguardia che consente di non rilasciare i permessi di costruire a chi ha già presentato il progetto. In tal modo gli operatori che intendessero procedere ugualmente sarebbero necessariamente tenuti ad adeguare i progetti alle nuove disposizioni.

Commenti
Bravo, condivido pienamente l'iniziativa. I cittadini devono svegliarsi e prendere coscienza che il continuo peggioramento urbano condiziona la vita di tutti. Non occorre essere architetti o geometri per capire dove gli interessi collettivi sono calpestati a favore di pochi privati. Non conosco il PRGC di Collegno, e non so se la tua iniziativa risolve anche il vergognoso problema che Collegno autorizza le costruzioni sul Corso Francia a filo carreggiata senza controviale, che pure esiste in molti tratti. Guarda lo scempio all'incrocio con via Minghetti. Purtroppo il partito del mattone è trasversale. Non bisogna arrendersi. La deroga dall'obbligo degli arretramenti è profondamente errata ed ingiusta, perchè per un "preteso" aspetto estetico di continuità costruttiva delle case NEGA il diritto di ampliare le strade che sono un bene collettivo. In molti casi la deroga è concessa anche dove ci sono situazioni di pericolo per carreggiate ristrette. Purtroppo PRGC sono studiati per privilegiare le grandi imprese e favorire gli introiti del Comune, non per salvaguardare la vivibilità della città. Cordialmente.
Alessandro Longhi (Pd Rivoli)