mercoledì, giugno 19, 2013

UN BILANCIO LACRIME E SANGUE

I conti quadrano grazie a santa IMU.
Sembrano passati secoli da quando il bilancio preventivo a Collegno veniva orgogliosamente approvato a dicembre dell'anno precedente e invece questo è solo il secondo anno che viene approvato a giugno. Giovedì prossimo, se tutto fila liscio e non è detto, sarà licenziato il Bilancio 2013. Un bilancio lacrime e sangue soprattutto per i proprietari di una seconda casa. Peserà solo su di loro, infatti, l'aumento delle tasse comunali per far fronte all'ennesimo taglio dei trasferimenti statali e ...alle maggiori spese dovute al pagamento dei debiti lasciati dalla TOP, che per quest'anno ammontano a circa 270 mila euro. L'IMU sulla seconda casa e sui fabbricati produttivi e non produttivi passa dall'8,9 per mille dello scorso anno al 10,5 per mille, avvicinandosi all'aliquota massima dell'11 per mille che dovrebbe dare un gettito aggiuntivo di circa un milione e mezzo di euro. L'IMU sulla prima casa, al momento sospesa, è restata sui valori dello scorso anno, cioè il 4 per mille. Restano invece immutati gli scaglioni di addizionale Irpef.
L'amministrazione parla di tagli alla spesa per circa 500 mila euro, tagli tutti da verificare. Il milione di euro di avanzo di amministrazione dello scorso anno è stato impiegato nell'estinzione anticipata di mutui.
Ma quante sono le seconde case a Collegno? Stando ai numeri forniti dagli uffici, le seconde case ammonterebbero a 6.332 unità, mentre le prime case sarebbero 17.020 unità. Resta anche per il 2013 l'odiata tassa sui passi carrai, che ricordiamo incide sempre sulle abitazione, ma in maniera diseguale sui cittadini. Le promesse della maggioranza di rivedere almeno il metodo di calcolo della tassa sui passi carrai sono rimaste tali, per cui nulla cambia, lasciando inalterate le palesi ingiustizie evidenziate lo scorso anno.
Ultima considerazione: anche quest'anno, nonostante la crisi, la maggioranza si è ben guardata dal provare a coinvolgere le opposizioni nelle difficili scelte a cui è stata costretta dalla pesante riduzione dei trasferimenti statali e regionali. Non si è curata - e a dire che non gliene è certo mancato il tempo - neppure di informarle in tempo utile, nonostante le richieste avanzate più volte da parte di CIVICA.
Intanto è ufficiale: la popolazione collegnese è tornata sotto le 50 mila unità, in particolare il censimento ha certificato che i collegnesi sono solo 49.083.