mercoledì, maggio 29, 2013

Cifre da capogiro per sanare i debiti della Top

 
Il debito cresce e la delibera sparisce
Un vero e proprio giallo circonda la delibera del consiglio comunale che autorizza il sindaco a scucire nell'anno in corso altri 276 mila euro per coprire le perdite del bilancio della Top per l'anno 2012. Presente nell'ordine del giorno della conferenza dei capigruppo di mercoledì scorso, è sparita da quello della convocazione del consiglio comunale di domani.

In ogni caso, in questo o nel prossimo consiglio di giugno poco importa, il sindaco è pronto a far pagare ai cittadini collegnesi altri 276 mila euro per coprire le perdite della Top, dopo i circa 200 mila euro dello scorso anno, i 110 mila di capitale sociale azzerato e i 150 mila euro prestati alla società nel 2008. Ma non finisce qui, perchè se abbiamo capito bene, i 276 mila di quest'anno servirebbero a coprire all'incirca il 50 per cento delle perdite, nella speranza che i creditori della Top si accontentino di rinunciare al restante 50 per cento, cosa facile da sperare, non altrettanto da ottenere visto che a coprire le perdite è un ente pubblico che non rischia il fallimento. Voi foste una banca rinuncereste al 50 per cento sapendo che il comune è comunque solvibile?
Ma non finisce ancora qui, perchè a quanto pare ci sono ancora delle perdite da quantificare. Per esempio non è detto che i crediti da recuperare dai debitori della Top saranno recuperati nella misura sperata. Alla fine il giocattolo Top verrà a costare ai cittadini collegnesi qualcosa che potrebbe avvicinarsi al milione di euro. Tutto ciò in cambio di quale servizio? Questo ancora non è chiaro nonostante le meravigliose imprese raccontate da Francesco Casciano, presidente della Top dal 2004 al 2010, nell'audizione effettuata dalla commissione d'indagine. Se c'è una cosa che è emersa con chiarezza dai lavori della commissione d'indagine è proprio l'inutilità della Top.
Dietro al repentino ritiro della delibera, allora, vi sono anche le consuete divisioni all'interno del Partito Democratico, divisioni che vanno acutizzandosi man mano che si avvicinano le elezioni del prossimo anno. La vicenda Top è un tema a cui sono tutti molto sensibili, perchè il costo finale della sciagurata gestione della società e la più o meno individuazione di precise responsabilità possono condizionare in un verso o nell'altro la scelta per esempio del candidato sindaco. Per esempio se si riuscisse a dimostrare che il disastro Top non può essere fatto risalire a chi lo ha gestito, ma è stato solo figlio di un destino cinico e baro, allora la candidatura Casciano potrebbe restare in pista.
All'interno della commissione d'indagine sulla Top vi è più di uno che lavora affinchè tutto finisca a tarallucci e vino, tra questi vi è sicuramente il presidente della commissione d'indagine, Giuseppe Superbo, il quale ha profuso tutte le sue energie nel far rallentare i lavori, convocando la commissione ogni morte di papa, ma anche ritardando le audizioni richieste, rinviando ancora quella fondamentale del dirigente dei lavori pubblici ing. Silvano Tempo, il solo capace di spiegare il fatto incredibile per cui il Comune di Collegno si è rifiutato di pagare fatture alla Top, una società di cui il Comune era il proprietario per il 90 per cento, per poi rimpallarsi le responsabilità per mesi, andando avanti con carta bollata ed avvocati.
Nonostante che a precise interrogazioni del sottoscritto abbiano risposto sia il sindaco che il segretario comunale che tutto era in regola, rimane da chiarire come sia potuto accadere che il Cidiu, socio di minoranza per il restante 10 per cento, potesse sottrarsi alla responsabilità di concorrere alla copertura delle perdite.
Tornando alla delibera sparita, il minimo che si pretende dal sindaco nel momento in cui chiede al consiglio comunale di approvare una delibera di copertura delle perdite per 276 mila euro è di far pagare anche il Cidiu per la quota a lui spettante. Ma anche conoscere l'ammontare del debito residuo è fondamentale.
L'impressione invece è che si voglia ottenere un avallo del consiglio per poter scongiurare che alla fine si giunga ugualmente all'apertura di una procedura di fallimento giudiziario della Top con l'entrata in scena di un curatore fallimentare del tribunale. Un vero e proprio spauracchio per chi pensa di avere qualcosa da nascondere. I panni sporchi è meglio lavarli in famiglia, non si sa mai!
Giovanni Lava